Differenze tra IoT e M2M
Per molte persone, i termini “Internet of Things” (Iot) e “Machine to Machine” (M2M) sono più o meno intercambiabili. Entrambi sembrano riferirsi al modo in cui i dispositivi nel mondo reale sono collegati a Internet in senso lato, ed entrambi implicano connettività wireless, sensori e raccolta e analisi dei dati. Quindi è facile capire perché ci sia un po’ di confusione. Tuttavia, se scomponiamo un po’ i due termini, emergono alcune differenze interessanti, che aiutano a far luce su cosa sia l’IoT (e anche il M2M). Scopriamo cosa significano i 2 termini e focalizziamoci su alcuni punti chiave.
Definizione dei sistemi IoT e 2M2
Con “M2M” intendiamo semplicemente sistemi che coinvolgono dispositivi che comunicano tra loro, solitamente tramite una rete wireless. Per raggiungere questo obiettivo, i dispositivi sulla rete tendono a utilizzare componenti hardware incorporati, specificamente progettati per interagire tra loro, ma con una connettività più non molto ampia. Nei sistemi M2M anche la raccolta dei dati è spesso limitata e generalmente non viene resa disponibile a un pubblico ampio, limitando il potenziale dei sistemi M2M a livello di società come le reti di monitoraggio sanitario. Un altro aspetto comune delle installazioni in stile M2M è la tendenza a utilizzare sensori più pesanti e ingombranti. Usano software e hardware proprietari impostati per un singolo utilizzo, spesso per un’unica soluzione, e quindi sono caratterizzati da mancanza di flessibilità.
L’IoT è simile per alcuni aspetti. L’aspetto più importante, nell’IoT, è che i dispositivi comunicano tra loro con segnali wireless. Ma questa somiglianza maschera alcune differenze. Ad esempio, mentre i sistemi M2M utilizzano hardware integrato, i sistemi IoT si basano generalmente sugli indirizzi IP per connettere i dispositivi tra loro. E i sistemi basati sull’IoT possono essere basati su reti intranet più ampie (almeno) e Internet. Ciò consente agli utenti IoT di beneficiare di strumenti di analisi dei dati più potenti, di accedere a una più ampia comunità di utenti e, in generale, di essere più flessibili su nel progettare i sistemi. Infine, le configurazioni IoT basilari in genere coinvolgono sensori più piccoli con tecnologia Bluetooth. Non devono connettersi a componenti hardware specifici e possono essere molto più agili e adattabili rispetto alle alternative M2M.
Cosa offre l’IoT che M2M non ha?
Quindi, date queste differenze, è chiaro che l’architettura IoT presenta alcuni vantaggi significativi. La flessibilità è un vantaggio cruciale. Poiché i sensori IoT sono più piccoli e si collegano a una gamma più ampia di dispositivi (come laptop, terminali di pagamento, smartphone, PC desktop, router, TV, ecc.), il potenziale per la creazione di nuovi prodotti e servizi innovativi è maggiore. M2M rimane una tecnologia utile per le applicazioni industriali in cui la sicurezza e la resilienza fisica sono priorità, ma per le applicazioni che rilevano le temperature nelle piscine o che tracciano la lunghezza del passo di un corridore su una corsa di 10 miglia, l’IoT è più adatto.